Perché le piante grasse sono spinose?
Le cosiddette piante grasse (succulente), proprie dei climi aridi, sono costrette a trattenere “pelosamente” in serbo l’esigua quantità di acqua che riescono ad assorbire dal terreno durante le rare piogge, riducendo al minimo la traspirazione. La traspirazione è un importante processo vitale che consiste nell’eliminazione attraverso le foglie, sotto forma di vapore, di una parte dell’acqua assorbita dal terreno.
Le piante delle zone desertiche, per sopravvivere, devono farsi una scorta di acqua. Questo compito è affidato ai grossi steli, durante le piogge rare ma torrenziali. Le foglie sono ridotte a semplici spine, e costituiscono un mezzo efficace di difesa contro l’avidità degli animali del deserto, ben disposti a divorare queste piante rigonfie di acqua, e tramite le quali possono immagazzinare grandi quantità di liquido.
Le piante grasse hanno l’epidermide fortemente cutinizzata, quindi impermeabile e priva (o quasi) di stomi, piccole aperture che si trovano negli organi verdi delle piante, per cui i loro fusti si trasformano in varie e proprie riserve d’acqua. Lo stesso avviene nelle foglie carnose dell’Aloe e dell’Agave.